RICOSTRUZIONE DEL FORO DI LITERNUM
Il Parco archeologico di Liternum è di grande importanza per la storia dell'architettura e dell'urbanistica in quanto rivela, senza sovrapposizioni, gli elementi compositivi fondamentali della città romana.
Gli scavi, infatti, hanno restituito, parte dell'impianto della colonia marittima, in particolare del foro, con evidenze di interventi e restauri di età imperiale.
Nell'ammirare i residui della città, voluta da Publio Cornelio Scipione detto "l'Africano", si rimane affascinati dalla coerenza tra ciò che è stato ritrovato e quanto riportato nei capitoli IV - VIII del "De Architectura" di Vitruvio Pollione.
Infatti in questa colonia l'organizzazione del tracciato viario, del foro e la collocazione degli edifici pubblici riprendono in linea generale i criteri compositivi descritti nella detta opera tecnico letteraria.
Pertanto, il suddetto trattato e lo studio dell'architettura romana con le sue tipologie compositive e riferimenti stilistici ricorrenti, hanno supportato il seguente modesto tentativo di costruire, senza alcuna pretesa scientifica, il modello virtuale del foro di Liternum e di alcuni degli edifici pubblici su di esso prospicienti, al fine di fornire all'interessato un ausilio per la migliore comprensione delle antiche vestigia.
Si chiarisce che, non esistendo alcuna documentazione che illustri l'aspetto del foro, le decorazioni, e le sculture, onnipresenti nelle città romane, gli autori, pur facendo tesoro di quanto è noto, si sono limitati ad accennare colorazioni e caratteri stilistici giusto per dare alla ricostruzione definizione e completezza.
LITERNUM
IL FORO
LA BASILICA
IL CAPITOLIUM
IL TEATRO
L'ARA DI SCIPIONE
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